martedì 27 aprile 2010

Ruote e Progetti


Diamo il benvenuto al Camper.
Come per la nascita di un bambino, quando un proverbio racconta che "ogni bambino porta il suo fagottino", ecco che questa novità ci porta nel cuore un progetto a scorrere su strade di pensieri.
Un cammino, già battuto, che si fonde col nostro.
Santiago de Compostela.
Ci sono cose che capitano.
Succede.
Capita che un pomeriggio di fine Aprile artigiani in Mostra stimolino i nostri occhi dentro una Fortezza.
Succede di fermarci a comprare un piccolo oggetto realizzato da mani che si muovono al suono di Flamenco, e di ricevere come omaggio un libro su quell'itinerario addormentato nella testa.
Capita che ruote in esposizione ci chiamino a sé con un effetto calamita...
E succede che la cortesia di una persona ci porti a credere di potercela fare.

Questo è il nostro progetto.
Trovare uno sponsor e un paio di compagni di viaggio.
Recuperare due biciclette reclinate e percorrere in un tempo indefinito, dettato dai ritmi del corpo e della natura, un viaggio spirituale e importante per aprire porte e finestre e spezzare gli ostacoli, i lucchetti, le catene.
E nel mentre, raccontarvi tutto, tramite parole e istantanee e sorrisi.

Abbiamo bisogno di una spinta...
Chissà che non capiti.
Forse... succederà...


Barriere... coralline!



C'è sempre una prima volta.
C'è un tempo per cercare di sistemare le cose, oltrepassando barriera dopo barriera di qualsivoglia forma e colore e... c'è un tempo per andarsela a cercare.
Appunto.
Non vi stranite... non si tratta di poca prudenza dettata da smanie adolescenziali...
Per accogliere al meglio la nuova stagione, entrandoci delicatamente, abbiamo deciso di accelerare i tempi andando a tuffarci prima della tanto agognata estate...
SHARM EL SHEIK!
Ci sarebbe tanto da raccontare, piccoli particolari e dettagli che, purtroppo o fortunatamente per voi cari amici lettori, abbiamo intenzione di risparmiarvi...
Scremando un po', ruotando in lungo e largo, come pedine di un gioco dell'oca tutto nostro, ci soffermeremo sulle tappe salienti...
Partenza da Bologna, levataccia mattutina, l'andata scivola via serenamente.
L'arrivo all'Hotel Savoy di Sharm accoglie e stupisce; strutture costruite ex novo su discariche, una nonna avrebbe detto in toscanaccio volgare "sopra liscio e sotto piscio" ma... giochiamo a fare le marionette di questo mondo di cartapesta, dove tutto è niente e l'arrosto è un miraggio offuscato da fumo.
Come potrete ben intendere, le vacanze impacchettate per incrementare il turismo di massa e far svanire il folkore, gli usi e i costumi e le tradizioni, ci lasciano un po' d'amaro in bocca ma...
Entusiasmo, siamo pur sempre in Egitto.
Lontani da piramidi e faraoni, beduini e cammelli, allontaniamo dai sogni un deserto che non c'è e ci lasciamo trasportare dal "così fan tutti"...
Potrà sembrare un ironico controsenso.
Un gioco che abbozza un sorriso sul volto.
Una strana casualità.
La cosa più bella che ci portiamo nel cuore si chiama... BARRIERA... e per la prima volta è colorata, meravigliosa, popolata di esseri silenziosi e pacifici... e per la prima volta ci libera in un mare blu che sembra cielo... maschera e boccaglio, uno sguardo d'intesa e un tuffo... svincolati dalle due ruote, che restano in solitaria a guardarci, stupite e felici di noi, ci immergiamo mano nella mano in un mondo sommerso.
Nuotare insieme e perderci in un abbraccio, senza alcun tipo di difficoltà motoria, di intralcio, di impedimento, di "barriera", ci regala una gioia senza tempo, spazio... e ogni paura si scioglie e diventa mare, e prende il sapore di quel sale che pizzica ancora i pensieri, che porta energia nel cuore, e che fa tanto tanto tanto bene.